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A partire dal 2021 gli Enti del Terzo Settore (ETS) devono presentare dei rendiconti conformi agli schemi di Bilancio stabiliti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il tema è molto ampio, concerne realtà, con dimensioni, situazioni e forme giuridiche molto diverse. Qui di seguito ci si limita a delle informazioni sommarie. Per maggiori informazioni sugli obblighi specifici, delimitazione dei ricavi e altro si rimanda al documento Guida al Bilancio e al Rendiconto per gli Enti del Terzo Settore pubblicato dalla Fondazione nazionale commercialisti e si inviata a consultarsi con il proprio commercialista.
Limite di Ricavi € 300'000
Tutte gli ETS dovranno presentare i risultati finanziari del 2021, usando gli schemi fissi stabiliti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Le normative prevedono due regimi a seconda che l'ente abbia ricavi, rendite, proventi o entrate inferiori o superiori ai € 300'000 all'anno. Nella documentazione si fa riferimento in modo semplificato ai solo ricavi, ma per la soglia si devono tenere in considerazione tutti i componenti di entrata.
ETS piccoli (Ricavi, ecc, inferiori a € 300'000)
Consigliamo di guardare i corsi del Dott. Luigi Patella, che spiega in dettaglio come deve fare la contabilità un piccolo ETS:
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I piccoli ETS:
- Possono tenere la contabilità secondo il principio di cassa, registrando quindi gli importi al momento che vi è l'entrata o l'uscita effettiva.
- Devono presentare il Rendiconto di cassa. Sono esonerati dal presentare la situazione patrimoniale e la relazione di missione.
- Sono inoltre tenute a presentare una documentazione sul carattere secondario delle "altre" attività e presentare la rendicontazione per le raccolte fondi.
Gestione contabile con il principio di competenza economica
L'ente che non raggiunge la soglia di 300'000 euro può comunque scegliere il regime per gli Enti con ricavi, ecc superiori a € 300'000. In questo caso deve anche gestire la contabilità con principio di competenza, presentare lo Stato Patrimoniale, il Rendiconto gestionale e la Relazione di missione. Vedi spiegazione per enti sopra i 300'000 euro e anche abbonarsi al Piano Advanced.
ETS non-piccoli (Ricavi, ecc, superiori a € 300'000)
- Contabilità secondo il principio di competenza.
- Rendiconti
- Stato patrimoniale (Bilancio)
- Rendiconto gestionale (Perdite e Profitti)
- Relazione di missione.
Indipendentemente dalla dimensione si devono poi presentare:
- Rendiconti raccolta fondi.
- Rendiconti utilizzo 5 per mille.
- Ricavi sopra € 100'000. Pubblicare gli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati.
Adozione in maniera completa del regime
Nel citato documento si indica (a pagina 89) che "In Sintesi, i regimi vanno presi per blocchi ed una scelto il regime questo deve essere adottato in maniera completa". Questo significa che quando un ETS opta per la soluzione semplificata, lo deve fare integralmente. Un ente piccolo non può scegliere di fare il rendiconto per cassa e poi, predisporre lo stato patrimoniale, né può aggiungere una relazione di missione (magari incompleta).
RUNTS
Con l’acronimo RUNTS si indica Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, un registro che riporta alcune informazioni sulla struttura e l’attività degli enti del terzo settore. Ha una funzione di trasparenza per terzi che entrano in contatto con gli enti non profit, ed è composto da 7 sezioni, una per ogni tipologia di ETS. Gli enti devono obbligatoriamente iscriversi al RUNTS per usufruire delle agevolazioni fiscali e della legislazione di favore contenuta nel Codice del Terzo Settore.
Non ci sono ancora specifiche tecniche sulla modalità di presentazione dei rendiconti, ma è probabile che negli anni a venga richiesto l'uso di un formato digitale (XBRL).
Qui si trovano le informazioni relative al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore:
- Registro Unico del Terzo Settore: decreto che lo rende operativo (informazionefiscale.it)
- Cosa è il RUNTS, come funziona e come ci si iscrive:
- Chiarimenti e indicazioni operative RUNTS (deroga Bilanci ETS entro 30.06.2023)
Il termine per il deposito dei bilanci attualmente è il 30 giugno anche per gli enti che hanno un esercizio a cavallo d’anno (ad esempio che si chiude il 31.08). In questi casi al 30 giugno si deposita il bilancio dell’esercizio precedente cioè, ad esempio, quello relativo al periodo 1.9.20(n-1)/31.08/20(n). Sul rendiconto apparirà la data al 31 agosto 2020, ad esempio.
Difficoltà e opportunità per piccoli ETS
Per i piccoli enti le nuove normative portano delle difficoltà, ma anche delle opportunità:
- Opportunità.
- Con il principio di cassa la tenuta contabile è molto più facile e veloce.
- La presentazione solo di un rendiconto di cassa, rende la tenuta contabile accessibile a tutte le persone.
- La standardizzazione del rendiconto a livello nazionale, permette di avere delle soluzioni informatiche molto più ottimizzate.
- La codificazione dei conti, usata per il rendiconto di cassa, serve anche per l'allestimento del rendiconto del 5 per mille e per quello della raccolta fondi, rendendo più semplice la preparazione automatica di questi rendiconti.
- Con un software come Banana Contabilità, con una spesa modica spesa annuale, gestire la contabilità è veramente alla portata di tutti e si risparmia tempo.
- Impostata la contabilità la prima volta, poi negli anni successivi diventa ancora più semplice tenere la contabilità e preparare i rendiconti necessari.
- Con l'adozione di un software di gestione contabile, diventa poi anche più facile poi iniziare a usare il software per ulteriori miglioramenti:
- Importazione dati dall'estratto bancario.
- Archiviazione digitale delle ricevute e giustificativi.
- Elenco soci e stampa attestati di donazione.
- Allestimento del preventivo e del piano della liquidità.
- Rendicontazione progetti.
- Difficoltà:
- Non è più possibile (o è molto più difficile) continuare a tenere la contabilità con Excel o altri strumenti non predisposti per ottenere i rendiconti necessari.
- C'è comunque una fase di apprendimento.
Con Banana Contabilità, la redazione di un Rendiconto di Cassa è alla portata di tutti.
I nostri Partner
- Massimo Piscetta, Dott. Commercialista e Revisore di enti non profit
Ha collaborato, tramite lo Studio Progetto non profit, quale consulente scientifico per il perfezionamento di Banana Contabilità rendendolo conforme alla normativa vigente utile per offrire agli Enti del Terzo Settore il rispetto degli obblighi in materia di “rendiconto” e “bilancio”. - CSV di Padova
- CSV di Foggia
Normative
- Codice del terzo Settore (Gazzetta ufficiale)
- Decreto Legislativo 20 marzo 2020, Gazzetta Ufficiale
- Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 , Gazzetta Ufficiale
Articoli con spiegazioni
- Al via Il Registro Unico del Terzo Settore
Spiegazione molto completa, aggiornata al 5 agosto 2021. - Circolare - Riforma del Terzo Settore: elementi professionali e criticità applicative (PDF)
- Il bilancio degli enti del Terzo Settore (Fondazione Nazionale Commercialisti).
- Terzo settore e non profit (fiscotasse.com)
- Il regime contabile dal 2020 delle OdV e APS con regime contabile ordinario (fiscotasse.com)
- Il regime contabile dal 2020 delle organizzazioni di volontariato e delle APS (fiscoetasse.com)
- La Riforma del Terzo Settore:opportunità e vincoli con l’ingresso negli «ETS»
- Bilancio enti del Terzo Settore con Relazione di Missione dettagliata (ipsoa.it)
- Bilancio enti del Terzo Settore - Una prima analisi del decreto (PDF)
- Adempimenti rendicontativi obbligatori per ETS (CSV Lombardia)
Avvertenza situazione specifica dell'ente
Le informazioni fornite qui hanno unicamente carattere generale. Si prega di verificare i requisiti specifici al proprio ente, perché possono variare a dipendenza di diversi fattori come per esempio la quota di ricavi da attività istituzionale, accumulo di riserve, attività commerciale, normative specifiche all'attività, ricezione di finanziamenti pubblici.
Inoltre le normative specialmente in ambito fiscale, variano sovente, quindi è necessario rivalutare costantemente la situazione nel caso di cambiamenti, rivolgendosi ai Centri di Sostegno al Volontariato della propria zona o consultandosi con un commercialista.